In cosa consiste la tecnica Raku?
La cottura Raku è un’antica tecnica di lavorazione della ceramica giapponese che è stata usata per molti secoli per creare una finitura unica per gli oggetti. Risale al 16° secolo, tradizionalmente lavorata a mano e senza l’utilizzo del tornio del vasaio.
La tecnica Raku consiste nel prendere la ceramica smaltata dal forno mentre è ancora incandescente e poi metterla in un materiale infiammabile, come la segatura o un giornale. In questo modo l’ossigeno viene consumato e questa mancanza crea una varietà di colori all’interno dello smalto. Esiste anche la cottura Raku senza smalto, durante la quale l’ossigeno viene preso dall’argilla stessa, il che si traduce in alcune aree con una colorazione nera opaca.
La cottura Raku crea pezzi unici perché non c’è mai la certezza di come risulterà il pezzo finale. Ogni volta si crea un design diverso, dal momento che il controllo sul risultato è minore.
Come funziona la cottura Raku?
La cottura Raku è molto veloce, impiegando circa 1-2 ore rispetto ad altri tipi di cottura che possono richiederne anche 24. Il primo processo consiste nello smaltare gli oggetti usando uno smalto Raku specializzato. Questi smalti sono fatti proprio per avere un basso punto di fusione, quindi si fondono in circa un’ora. Uno strato sottile di smalto è preferibile per la tecnica Raku, per avere un effetto e un punto di fusione più veloce.
Il passo successivo è quello di caricare il forno con gli oggetti e portare la temperatura a 1850 gradi fahrenheit, il che dovrebbe richiedere circa un’ora. Per assicurarsi che il processo funzioni correttamente, bisogna controllare gli oggetti ogni 15 minuti circa dopo 45 minuti di cottura. Se lo smalto comincia a fare le bolle, allora il processo sta funzionando. Dopo 15 minuti si può passare alla fase successiva.
Il punto in cui viene rimosso l’oggetto dal forno è quando è rosso incandescente e la superficie dello smalto appare lucida e liquida. Mentre si attende la conclusione del processo in forno, viene preparato il recipiente per ridurre l’ossigeno al pezzo. Giornali sminuzzati o la segatura vengono aggiunti in un recipiente di metallo o simile. I recipienti dovrebbero essere solo un po’ più grandi dell’oggetto che viene inserito. Più stretta è l’area intorno al manufatto, migliore è la riduzione dell’ossigeno, che crea un migliore spettro di colori.
Una volta che i pezzi hanno raggiunto un bagliore rosso caldo, saranno necessarie 3 persone per procedere. Una persona è necessaria per aprire la porta del forno, una per tirare i pezzi fuori dal forno con le pinze e metterli nel contenitore di metallo, e una per chiudere il coperchio del contenitore di metallo. In questa fase bisogna assicurarsi di indossare delle protezioni adeguate alle alte temperature degli oggetti.
Quando il pezzo viene rimosso dal forno, la porta dovrebbe essere chiusa tra ogni pezzo che viene tirato fuori per mantenere il calore necessario. I pezzi vengono posizionati il più velocemente possibile nei recipienti di attesa per garantire che il calore venga mantenuto. La terza persona deve aspettare che la carta di giornale o la segatura prendano fuoco e poi mettere rapidamente il coperchio sul recipiente per affumicare la merce.
Il passo successivo è quello di aspettare qualche minuto per l’affumicatura dei pezzi per ottenere l’effetto. Quando il coperchio viene tolto, il fumo che ne uscirà sarà caldo e potrebbe causare ustioni al viso se non si presta la dovuta attenzione. Inoltre i pezzi sono ancora estremamente caldi a questo punto, quindi la rimozione deve essere fatta con cura. Per raffreddare gli oggetti, si può versare dell’acqua su di essi, poi rimuovere i pezzi con delle pinze e immergerli nel secchio d’acqua. A questo punto si dovrebbe essere in grado di vedere l’effetto che la tecnica ha avuto sulla merce finita.
Per concludere, il Raku è un modo sperimentale per realizzare oggetti unici e il fatto che sia stato usato per secoli dimostra che è ancora popolare. La tecnica è relativamente semplice, finché il calore generato è ad un livello elevato e lo smalto è adeguatamente vischioso per creare l’effetto Raku. Non bisogna far altro che iniziare!