Breve storia della ceramica

L’utilizzo della ceramica è una delle attività più antiche alle quali l’uomo si sia dedicato e risale a migliaia di anni fa. Gli uomini scoprirono che l’argilla poteva essere trovata in abbondanza e che mescolandola con acqua e poi cuocendola si potevano creare degli oggetti.  Il più antico manufatto di ceramica conosciuto è datato al 28.000 a.C., durante il tardo Paleolitico. Si tratta di una statuetta di donna, chiamata la Venere di Dolní Věstonice, proveniente da un piccolo insediamento preistorico vicino a Brno, nella Repubblica Ceca. In questa località, sono state scoperte centinaia di statuette di argilla che rappresentano animali dell’era glaciale proprio vicino ai resti di una fornace a forma di ferro di cavallo.
I primi esempi di ceramica apparvero in Asia Orientale diverse migliaia di anni dopo. Nella grotta di Xianrendong in Cina, sono stati trovati frammenti di vasi datati al 18.000-17.000 a.C. Si ritiene che dalla Cina l’uso della ceramica si sia successivamente diffuso in Giappone e nella regione dell’Estremo Oriente russo, dove gli archeologi hanno trovato frammenti di manufatti in ceramica risalenti al 14.000 a.C.

L’uso della ceramica aumentò significativamente durante il periodo neolitico, con la creazione di comunità stanziali dedite all’agricoltura e all’allevamento. A partire dal 9.000 a.C. circa, le ceramiche a base di argilla si diffusero sotto forma di contenitori per acqua e cibo, oggetti d’arte, piastrelle e mattoni, e il loro uso si diffuse dall’Asia al Medio Oriente e all’Europa. I primi prodotti erano semplicemente essiccati al sole o cotti a bassa temperatura (sotto i 1.000°C) in forni rudimentali scavati nel terreno. Le ceramiche erano monocromatiche o decorate dipingendo semplici motivi lineari o geometrici.
La svolta nella fabbricazione della ceramica fu l’invenzione della ruota, nel 3.500 a.C. L’applicazione della ruota nella foggiatura della ceramica consentì la produzione di manufatti con simmetria radiale.

Nel corso del tempo il vasellame di ceramica si è evoluto nell’uso di pitture sempre più elaborate, così da rendere questi oggetti dei veri e propri pezzi d’arte. I vasi attici greci del VI e V secolo a.C. sono considerati l’apice di questa evoluzione.

Per tutto il XVI secolo, la terracotta rimase il principale genere di prodotto ceramico fabbricato in Europa e in Medio Oriente.
I cinesi furono i primi ad introdurre forni ad alta temperatura in grado di raggiungere i 1350°C e, intorno al 600, svilupparono la porcellana dall’argilla caolinica. Durante il Medioevo, il commercio attraverso la Via della Seta permise l’introduzione e la diffusione della porcellana in tutti i paesi islamici prima e poi in Europa.
Nel XV secolo furono sviluppati in Europa i primi altiforni, capaci di raggiungere fino a 1.500°C. Venivano usati per fondere il ferro e inizialmente erano costruiti con materiali naturali. Quando nel XVI secolo furono sviluppati materiali sintetici con una migliore resistenza alle alte temperature (chiamati refrattari), venne dato l’avvio alla rivoluzione industriale. Questi refrattari crearono le condizioni necessarie per la fusione dei metalli e del vetro su scala industriale, così come per la fabbricazione di coke, cemento, prodotti chimici e ceramiche.
Da allora, l’industria ceramica ha subito una profonda trasformazione. Non solo la ceramica tradizionale è diventata onnipresente, ma nel corso degli anni sono stati sviluppati nuovi prodotti per sfruttare le proprietà uniche di questo materiale, come la bassa conduttività termica ed elettrica, l’alta resistenza chimica e l’alto punto di fusione.

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